In questo articolo scoprirai chi mangia le lumache nella catena alimentare ovvero quali sono i predatori naturali delle lumache di terra (appassionati di cucina gourmet esclusi).
Chi mangia le lumache di terra: i predatori
Le lumache di terra hanno molti predatori naturali. Quali animali mangiano le lumache? Si potrebbe dire che tutti i vertebrati terrestri (ma anche alcuni invertebrati) ambiscano cibarsi delle lumache. Alcuni esempi?
- topi,
- uccelli (gazze, cornacchie, tordi),
- ricci,
- rettili (lucertole, serpenti, ramarri, rane, rospi),
- polli,
- fagiani,
- oche,
- galline,
- anatre,
- scarafaggi e stafilini.
Coloro che hanno un’attività elicicola sanno bene quanto sia importante evitare che si creino delle colonie di predatori: per questo motivo creano barriere protettive (di solito recinzioni in lamiera interrate di almeno 30 cm) e tengono in allevamento alcuni gatti, predatori fidati della maggior parte degli animali sopraelencati. Tuttavia, è normale che in un ambiente aperto ci sia una minima presenza di tali animali: ciò fa parte della naturale catena alimentare.
Topi
I topi attaccano una lumaca alla volta rosicchiando la parte centrale del guscio (l’apice, anche detta elica) e cibandosi del contenuto di carne del mollusco.
Lucertole e rettili
I rettili invece, ad esempio lucertole, si cibano delle uova deposte dalle chiocciole oppure delle piccole lumachine appena uscite dalle uova.
Uccelli
Gli uccelli, ad esempio gabbiani e cornacchie, planano sulle lumache per cibarsene.
Se le lumache sono protette dal fogliame e dalla vegetazione, tuttavia, gli attacchi da parte degli uccelli non saranno facili né avranno molto successo.
Stafilino
Lo stafilino è simile ad uno scarafaggio che attacca le lumache iniettando una sorta di veleno sulla testa della chiocciola. Questo speciale veleno porta in un paio di giorni la chiocciola alla morte per disidratazione. Dopodiché l’insetto potrà cibarsene.
Come si difendono le lumache di terra
Nel tentativo di proteggersi dai predatori, le lumache di terra ritraggono le loro parti molli nel guscio. Assumono questo atteggiamento anche quando vanno in letargo, quando oltre a fare ciò si seppelliscono sottoterra.
Per mantenere sano il loro principale fattore protettivo da predatori e avversità climatiche, ovvero il guscio, le lumache di terra si affidano al loro forte muscolo del piede che le tiene ben ancorate, evitando cadute pericolose per la corazza.
Malattie delle lumache di terra
Le lumache hanno una bassissima predisposizione ad ammalarsi e un forte sistema immunitario. La loro bava funge da antibiotico naturale.
Avversità climatiche per le lumache
Le temperature invernali troppo rigide possono rappresentare un problema per la vita della chiocciola.
Durante l’inverno le lumache sono sotto terra in letargo, ma temperature costantemente inferiori ai -9/10 gradi (quindi sotto zero) possono essere pericolose per la loro vita.
Se vivi in una zona montuosa sarà bene coprire la terra in cui si sono interrate le chiocciole con il tessuto-non tessuto (tnt). Il tnt è uno speciale telo con funzione termica per il terreno.
Avversità ambientali per le lumache
Consideriamo che l’inquinamento e la distruzione dell’habitat hanno causato negli ultimi anni l’estinzione di un numero considerevole di specie di lumache.
Ma cosa succede se i nostri animali domestici, come cani o gatti mangiano una lumaca? Anche per noi esseri umani è assolutamente del tutto sconsigliabile mangiare lumache vive e crude: possono essere mortali.
Questo perché c’è il rischio di essere infettati dal parassita Angiostrongylus cantonensis e morire a causa della meningite eosinofila, oltre che ingerire i pesticidi che si usano per sterminarle e proteggere le colture.
E’ sempre bene quindi spurgare e cuocere le lumache prima di impiegarle nelle proprie ricette. Tuttavia, i nostri animali domestici non lo sanno e possono più o meno involontariamente ingerirle.
Cosa succede se il cane mangia le lumache
Le lumache possono infettare i cani con due nematodi (parassiti il cuore e i polmoni):
- Angiostrongylus vasorum (verme del cuore francese): il cane può contrarre la angiostrongilosi che attacca sistema sanguigno e gli organi interni con un decorso che prevede:
- trombosi,
- ostruzione delle arterie e dei polmoni,
- anemia,
- insufficienza respiratoria e cardiaca,
- ecchimosi,
- apatia,
- inappetenza,
- problemi all’apparato neurologico,
- morte.
I parassiti colpiscono il cuore e i polmoni e, attraverso gli starnuti del cane, arrivano fino in gola sotto forma di larve. Queste ultime verranno espulse attraverso le feci. Per questo motivo, un esame utile alla diagnosi e all’identificazione delle larve è proprio quello delle feci prelevate per tre giorni consecutivi (metodo Baermann).
Grazie ad una diagnosi precoce e ad un trattamento consono, la malattia può andare in remissione completa.
- Crenosoma vulpis: questo parassita (seppur non mortale) attacca il sistema polmonare del cane e può portare alla polmonite. I sintomi sono:
- tosse,
- respiro affannoso,
- aggressività,
- apatia.
E’ fondamentale prevenire questi rischi addestrando il cane all’obbedienza e sottoponendolo a una sverminazione periodica.
Inoltre, le lumache possono avvelenare il cane per via dei pesticidi ingeriti (lumachicidi) e portare a disturbi quali:
- vomito,
- diarrea,
- tremori articolari,
- ipersalivazione,
- problemi all’apparato respiratorio.
Cosa succede se il gatto mangia le lumache
L’attenzione dei gatti sembra non essere attirata dalle lumache. Purtroppo, lo stesso non si può dire per il lumachicida. Anzi, l’avvelenamento da lumachicida nel gatto è più comune di quanto si possa credere.
I pesticidi usati per sterminare le lumache nei giardini domestici (e sparsi un po’ ovunque) sono fatti di metaldeide (una sostanza che ingolosisce i gatti).
Sappiamo che i gatti sono agili e arrivano ovunque. Quindi, anche se posizionato in un luogo inarrivabile, il veleno potrebbe essere del tutto a portata di zampino.
L’avvelenamento da lumachicida nel gatto comporta sintomi che si palesano al massimo in 3 ore dall’ingerimento:
- tachicardia,
- mucose congeste e pallide,
- contrazioni muscolari, fascicolazioni e convulsioni,
- opistotono,
- dilatazione della pupilla,
- vomito che odora di formaldeide,
- diarrea,
- ipertermia.
Se non curato tramite una lavanda gastrica, il gatto potrebbe riportare danni epatici, renali o un’arresto cardiaco mortale.
La diagnosi da avvelenamento deve essere fatta al più presto per poter salvare il gatto. Portalo subito dal veterinario insieme ad un campione della sostanza che ha ingerito: accelererai i tempi di intervento.